SI ALLUNGA LA LISTA DI ORSI MORTI IN TRENTINO
È di una settimana fa la notizia che il corpo senza vita di un altro orso è stato rinvenuto, in avanzato stato di decomposizione, sul monte Peller, in Val di Sole. Si tratta del terzo corpo rinvenuto in meno di due mesi.
Il primo apparteneva ad un cucciolo senza nome di pochi mesi, ritrovato a Cavizzana (sempre in Val di Sole) a metà aprile. Il secondo all’orso Amir-M62, ritrovato a fine aprile in una zona impervia tra il lago di Molveno e San Lorenzo Dorsino.
Come già avvenuto al rinvenimento del corpo di Amir, anche per quest’ultimo individuo senza nome, la PAT si è affrettata a dichiarare che in primavera gli scontri violenti tra orsi maschi possono portare facilmente anche a ferite mortali. Ovviamente non viene fatto nessun accenno alla possibilità che l’orso sia stato vittima di bracconaggio, nonostante siano mesi che lo sterminio “dal basso” degli orsi viene ventilato come ipotesi alternativa nel caso il Governo nazionale non dovesse trovare un Paese disposto a farsi carico delle decine di esemplari “in eccesso”. Quel che è certo è che, a parecchie settimane di distanza, ancora non si conoscono gli esiti degli esami effettuati dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie sui corpi del cucciolo e di Amir.
Quello che invece abbiamo saputo, da fonte più che affidabile, è che il corpo di Amir nei giorni intercorsi tra il ritrovamento e l’invio allo Zooprofilattico non è stato custodito in cella frigorifera, il che ha ulteriormente peggiorato lo stato di conservazione del corpo, complicando ancora di più il lavoro di accertamento delle cause del decesso. Sempre da fonte attendibile, apprendiamo che in almeno una sezione di cacciatori trentini è stato recentemente proposto ed approvato all’unanimità di diffondere sul territorio bocconi avvelenati allo scopo di sbarazzarsi degli orsi della zona (e incidentalmente quindi anche dei lupi e di tutti i piccoli carnivori che abitano il bosco). Tutto questo grazie al fatto che i messaggi lanciati più volte dai vertici provinciali trasmettono una fortissima sensazione di impunità.
COME OPPORSI A TUTTO QUESTO?
Innanzitutto con la corretta informazione. Perché, se è vero che esistono alcune persone del tutto prive di scrupoli, che guidate dalla loro ideologia suprematista ritengono di poter stabilire chi merita di vivere e chi invece deve morire, ne esistono molte di più che non hanno un’opinione chiara e definitiva, ed è nei loro confronti che in questo momento la disinformazione diffusa a piene mani dalla macchina della propaganda della PAT gioca un ruolo chiave.
In secondo luogo è fondamentale continuare a sostenere attivamente la protesta al fianco degli orsi, che nasce proprio sul territorio trentino, senza cadere nella trappola di credere che tutta la cittadinanza trentina sia al fianco di Fugatti & Company.
Non possiamo stare a guardare mentre la PAT diffonde un clima di paura e di isterismo, il bracconaggio sembra essere un rischio sempre più vicino e Gaia-Jj4 e Johnny-Mj5 sono ancora in pericolo.
Per questo ci troveremo di nuovo a Trento sabato 24 giugno e parleremo di bracconaggio, convivenza e di altri temi per fare una corretta informazione e protestare. Presto tutti i dettagli!