16 SETTEMBRE A TRENTO: MANIFESTAZIONE “BASTA SPARARE!”
Dopo la giornata tristissima di ieri, iniziata con la notizia dell’uccisione vigliacca dell’orsa Amarena avvenuta giovedì notte in Abruzzo, non possiamo reagire se non annunciando che come Campagna #StopCasteller aderiremo alla manifestazione indetta da LAV “Basta Sparare!” che si terrà a Trento sabato 16 settembre con concentramento alle 14 in piazza Dante, sede del palazzo della Provincia Autonoma di Trento. La data scelta non è casuale: si tratta del giorno che precede l’apertura della caccia su tutto il territorio nazionale.
Chiunque conosca la tristissima vicenda della guerra in corso ai cosiddetti “grandi carnivori” trentini sa bene che da mesi la cricca alla guida della PAT caldeggia in modo criminale l’eradicazione “dal basso” di specie ormai considerate nocive. Non si contano le dichiarazioni di Fugatti & Co. volte a rivendicare il presunto diritto delle popolazioni di montagna di “farsi giustizia da sè”, dal momento che fin qui associazioni animaliste e tribunali sono stati d’intralcio a questo piano scellerato. E non dubitiamo che tra due settimane, quando individui senza scrupoli, fomentati da mesi di terrorismo mediatico, si aggireranno armati per i luoghi che sono la casa dei selvatici, tra le vittime ci saranno certamente anche lupi e orsi, oltre ovviamente a tutti gli altri animali, figli di un dio minore.
In questi mesi in tutta Italia sono tante le persone ad aver identificato nel presidente leghista il Problema, ad averlo definito “psicopatico”, “malvagio”, “mostro”. Noi detestiamo Fugatti almeno quanto loro ma crediamo che sia importante avere la consapevolezza del fatto che questo individuo non è affatto una scheggia impazzita, un’anomalia del sistema.
Al contrario Fugatti in questo momento è il grimaldello di un blocco di potere politico il cui scopo è quello di tutelare – costi quel che costi – gli interessi materiali e ideologici di due categorie socio-economiche decisamente di peso: allevatori e cacciatori. Non a caso Fugatti è egli stesso allevatore.
Ma guardare al Trentino come ad un caso isolato, una situazione paradossale e fuori controllo, sarebbe un grosso errore: la nostra convinzione è che si tratti invece di un vero e proprio “laboratorio” utile a sperimentare su scala locale fino a che punto ci si può spingere con l’erosione delle poche tutele rimaste a difesa delle specie protette. Perché se è vero che quando si tratta di animali non umani non esistono governi amici, è indubbio che con la cricca al comando del nostro Paese in questo momento stiamo proprio raschiando il fondo del barile.
A frenare la furia omicida del Presidente Allevatore e di tutti coloro che stanno alle sue spalle non sarà il Ministero dell’Ambiente, ormai completamente asservito ai desiderata del ben più ingombrante Ministero della Sovranità Alimentare. Sta a noi provare a fare da argine a tutta questa violenza mettendo al servizio di questi individui minacciati il privilegio di specie che tutte e tutti noi condividiamo.
Nonostante la rabbia, la fatica e la tristezza, è necessario non voltare le spalle a chi ora più che mai ha bisogno del nostro sostegno. È davvero fondamentale essere tantissime: appuntamento sabato 16 settembre alle 14.
Per tutti gli orsi incarcerati e per quelli che ancora scappano: Gaia, Johnny, Papillon, Nino, Fiona. Per tutti i selvatici nel mirino. In ricordo di Amarena.
#corriorsocorri
#stopcasteller
#fugattidimettiti
#amarenarestinpower