UCCIDERE 8 ORSI ALL’ANNO – LA NUOVA LEGGE AMMAZZA-ORSI DI FUGATTI
Sette orsi morti, tre di questi avvelenati. Due orsi prigionieri al Casteller, uno in fuga con un’ordinanza di cattura che gli pende sulla testa. Un cucciolo rinchiuso in uno zoo in attesa di essere esposto al pubblico.
Questi sono i numeri degli orsi che, soltanto nell’anno appena concluso, sono finiti nel mirino di Fugatti o sono stati vittime di allevatori e cacciatori che, nel clima di paura e di isterismo collettivo diffuso da Fugatti & Co, hanno scelto di “farsi giustizia” da soli.
Ma c’è di più: la conta dei morti si alzerebbe ancora se il Presidente della Provincia fosse riuscito a rendere esecutive le ordinanze di abbattimento emesse quest’anno contro quattro orsi, per comportamenti di gravità variabile, valutati secondo una scala che, rispetto alle indicazioni del Pacobace, sembra ignorare totalmente la possibilità procedere in modi diversi dall’uccisione, ad esempio attraverso operazioni di monitoraggio o di traslocazione.
Fugatti vuole intervenire “con tempismo ed efficacia per tutelare i cittadini e gli allevamenti”. Sono state le sue parole, nella Presentazione del Programma di Legislatura al Consiglio Provinciale del 21 dicembre 2023, con cui conferma la propria volontà, già espressa negli scorsi mesi, di far approvare una nuova legge che consenta l’abbattimento di addirittura 8 orsi l’anno. Nello stesso testo, sostiene di avere già preso accordi con il Governo Nazionale, la cui aderenza alle politiche dell’attuale Giunta trentina non ci stupisce.
Anche dal punto di vista scientifico, Fugatti sente di avere le spalle coperte e si appoggia a un documento fatto uscire nell’estate del 2023 da ISPRA in cui si dice che “il numero di orsi prelevabili dalla popolazione trentina, senza comprometterne lo stato di conservazione, deve rimanere sotto i nove all’anno, altrimenti si riporterebbe la popolazione di orsi sotto la soglia dell’estinzione”. Nel dettaglio si ipotizza il prelievo di un numero massimo di 2 femmine in età riproduttiva all’anno, nell’ambito di un prelievo complessivo di massimo 8 capi (in totale, 4 subadulti equamente distribuiti tra maschi e femmine, 2 maschi adulti e 2 femmine riproduttive).
Tuttavia ISPRA nel fare queste considerazioni non tiene in considerazione il secondo criterio, dopo il mantenimento di uno stato di conservazione soddisfacente, necessario per eventuali deroghe all’articolo 16 della Direttiva Habitat, ovvero che non esista un’altra soluzione valida.
Sembra quindi anche dubbio che ci siano le basi legali per l’approvazione di un simile DDL, dal momento che si tratterebbe di abbattimenti non necessari e quindi nemmeno previsti dal Pacobace. Fugatti vuole agire per contenere la popolazione ursina, disattendendo completamente gli intenti iniziali del progetto Life Ursus, che non prevedeva un numero massimo di orsi, ma che invece prevedeva corridoi faunistici, informazione e formazione rivolte alla popolazione e politiche mirate alla convivenza.
Fugatti dice che gli orsi sono troppi e vuole limitarne il numero, ignorando che in natura le popolazioni non aumentano a dismisura ma si autoregolano.
Allo stato attuale, gli orsi in Trentino ci sembrano più che mai in pericolo, e più che il sovrappopolamento è il rischio di estinzione che dovrebbe portarci ad agire e a prendere misure concrete. Il numero di orsi uccisi quest’anno in incidenti o in atti efferati come gli ultimi sospetti avvelenamenti, se sommato al numero di orsi catturati e rimossi dai boschi, sfiora già la soglia-limite postulata da ISPRA perché il mantenimento della popolazione non sia pregiudicato.
Immaginando che la nuova legge vada in porto e venga approvata, se non cambia qualcosa nel modo in cui viene vissuta la convivenza, allevatori e cacciatori continueranno impuniti a premere il grilletto o a lasciare bocconi avvelenati e sembra quasi una certezza che il numero di orsi che ogni anno cadrà vittima degli interessi umani e della politica specista e antropocentrica sarà sueoriore a 8. Sarà già troppo tardi. E non dimentichiamo che, avendo gli orsi del Trentino buona parte del corredo genetico in comune essendo tutti parenti tra loro, si potrebbe presto prospettare un calo delle nascite concretizzando il rischio di estinzione della specie.
Se mai l’intento di Fugatti di uccidere otto orsi all’anno ha avuto un minimo di fattibilità scientifica e legale, quel momento è stato sette orsi morti fa.
FAREMO DI TUTTO PER IMPEDIRE A QUESTA GIUNTA DI REALIZZARE IL SUO PROGETTO SANGUINARIO!