LUNEDI’ 4 MARZO PRESIDIO CONTRO LA LEGGE AMMAZZA-ORSI

By stopcasteller

Dopo l’uccisione fulminea e violenta di Sonny (M90) Fugatti non ha intenzione di fermarsi e continua a portare avanti il suo progetto di sterminio dell’orso in Trentino creando una legge che gli permetta di uccidere con ancora più facilità. Il DDLdella legge ammazza orsi, già approvato dalla Giunta e che verrà discusso e votato il 4 marzo in Consiglio Provinciale a Trento, prevede l’uccisione di 8 orsi all’anno, 4 femmine e 4 maschi di cui 2 giovani e 2 adulti.
Stiamo assistendo a una seconda estinzione dell’orso sulle Alpi i cui responsabili ci sono noti. La PAT e ISPRA sono le istituzioni responsabili non soltanto delle condanne a morte che vengono firmate da Fugatti ogni volta che un orso fa capolino dai boschi e approvate da ISPRA, che sembra aver completamente dimenticato di essere un organo scientifico e non un servo della politica, ma anche di tutte le orse e di tutti gli orsi uccisi dai bracconieri, che in questi ultimi mesi si sono sentiti legittimati se non caldeggiati dai discorsi violenti e dai toni isterici che Fugatti ha dato in pasto al suo elettorato. Quelli che per Fugatti sono orsi problematici, e già altri due plantigradi sono entrati nel suo mirino, sono in realtà individui che si comportano in modo etologicamente prevedibile, andando a cercare cibo dove ne trovano – quindi anche nei cassonetti se questi ultimi non sono adeguati – o difendendosi se stanati o colti di sorpresa, come è successo con Fiona.
Sonny (M90) non aveva neanche tentato un falso attacco ed è comunque stato considerato pericoloso. Se questi sono i criteri di giudizio ci pare evidente che 8 orsi problematici all’anno verranno individuati il giorno successivo all’approvazione della legge e chissà uccisi nel giro di un mese? Di una settimana?

Ormai ci aspettiamo di tutto dall’efferatezza di una Provincia che bada soltanto ai suoi interessi, al profitto di allevamento e turismo, un settore quest’ultimo per cui l’orso se mai lo è stato, non è più di alcuna utilità. Preferiscono limitarsi a tenere ed esporre gli orsi in gabbia, allo zoo di Spormaggiore, il Belpark, dove ora è rinchiuso Nino, un orsetto nato libero e che a causa dell’odio per la sua specie dovrà vivere un’esistenza di gabbie e cattività. E per quanto sia ingrata la sua storia ci troviamo davanti al paradosso per cui gli orsi in gabbia al momento sono gli unici che sappiamo che non verranno uccisi con una pallottola o un boccone avvelenato.

Su ogni fronte la situazione è drammatica e la lotta al fianco di orse e orsi si fa sempre più dura, il 4 marzo dobbiamo scendere in piazza e far sentire la nostra indignazione e la nostra rabbia, per dire NO a una legge che viola ogni tutela ed è espressione del più becero suprematismo umano.

Perché Sonny sia l’ultimo orso assassinato dalla PAT vi aspettiamo a Trento davanti al palazzo della Provincia, a partire dalle ore 09.00.

#StopCasteller