REPRESSIONE DEL DISSENSO – MINACCE DI FOGLI DI VIA PER LE PERSONE CHE HANNO MANIFESTATO A TRENTO IL 10 FEBBRAIO

By stopcasteller

È di pochi giorni fa la notizia, riferita dalla stampa trentina, per cui a breve potrebbero scattare fogli di via per alcuni manifestanti che hanno partecipato alla manifestazione nazionale dello scorso sabato a Trento. I fogli di via sarebbero giustificati dalla violenza messa in atto dai manifestanti attraverso cartelli e una (trascurabile) deviazione del corteo.
Se il solo fatto che sia stato organizzato una corteo nazionale di contestazione nei confronti della PAT era già stato considerato un buon motivo per rafforzare la scorta di Fugatti&Co, creando un ridicolo allarmismo, figuriamoci come poteva essere accolto qualche cartello di critica contro il presidente Fugatti.
Ma che cos’è davvero violento? La violenza istituzionale e istituzionalizzata, o l’espressione di dissenso, anche se forte e radicale, da parte dei manifestanti? Non crediamo che i cartelli portati in piazza sabato fossero violenti, o che deviare brevemente un corteo dai confini imposti da quelle stesse istituzioni che stanno agendo una carneficina sia violento, non crediamo che la più che lecita espressione di dissenso nei confronti di politiche fasciste e fondate sull’uccidere sia violenta.
Anche se sabato fossero state messe in atto azioni più forti, non le avremmo considerate violente.
Violento è rapire degli orsi e reintrodurli forzatamente in Trentino, per poi imprigionarli, perseguitarli,
bracconarli e ucciderti senza pietà.
Violento è mettere in atto politiche machiste, fasciste e speciste.
Violento è strappare territorio ai selvatici per lasciare sempre più spazio alla macchina del capitalismo e del consumismo, in nome del turismo più sfrenato e di monoculture cancerogene.
E violenta è questa stampa filo-regime, latrice della peggiore informazione, serva della PAT, sempre pronta a supportarne le politiche violente, fomentando la disinformazione e l’odio più cieco nei confronti degli orsi.

Non ci faremo intimorire dalle minacce dei media e della PAT, né da quelle di qualsiasi altra istituzione.
Siamo e saremo sempre dalla parte di orse e orsi, e lo ribadiremo anche lunedì 4 marzo davanti alla sede della Provincia a Trento, con un PRESIDIO di dissenso contro l’approvazione del DDL ammazza-orsi.

Per Sonny, per Nino, e per tutti gli orsi uccisi e imprigionati dalla violenza della PAT.