IERI NUOVA SENTENZA DEL TAR CONTRO GAIA E JOHNNY – OGGI TAVOLA ROTONDA A TRENTO
L’epopea giudiziaria riguardante il destino dell’orsa Gaia e dell’orso Johnny ha compiuto ieri l’ennesimo giro di boa. In mattinata è arrivato l’esito delle udienze di giovedì davanti al TAR di Trento.
Non è andata bene: rigettati i ricorsi di tutte le associazioni che chiedevano di prorogare la sospensione della condanna a morte che pende sulla testa dei due orsi.
Leggendo le ordinanze rese pubbliche, emerge quanto segue.
Secondo il TAR:
le linee guida della PAT in materia di orsi non sono illegittime (nemmeno costituzionalmente);
la PAT ha motivato correttamente tutti i provvedimenti delle scorse settimane;
LA TUTELA CHE SI DEVE AGLI ORSI È RELATIVA ALLA SPECIE E NON AI SINGOLI.
Infine viene “rimessa” al Consiglio di Stato, che si riunirà il 13 luglio, la decisione finale rispetto alla vita o alla morte dei due orsi .
Le sentenze di ieri poggiano sul fatto che “rimuovere” un qualunque orso bollato come problematico non comporta un pericolo per la specie nel suo complesso, e quindi può esser fatto senza problemi. Secondo questa visione “tecnocratica” della natura e del vivente, il singolo individuo non è che un pezzetto eliminabile a piacimento, che può quindi essere incarcerato o ucciso. Noi crediamo che questo sia profondamente sbagliato: lo è per un orso come lo sarebbe per un essere umano.
La campagna StopCasteller auspica un’ecologia non antropocentrica, conviviale nel suo senso etimologico di “vita comune”, che metta la parola “fine” alle politiche della paura e della persecuzione. Oltre alla situazione estremamente complessa, che tende ad assorbire le nostre energie, non vogliamo dimenticare che oltre agli orsi oggi sotto processo, ce ne sono molti altri che popolano le nostre montagne e che potrebbero presto trovarsi nella stessa situazione, a meno che non si intervenga rapidamente con la dovuta prevenzione e informazione e con una gestione che metta al centro una coesistenza pacifica multispecie, dove la tutela reale dell’incolumità di esseri umani e animali sia al primo posto.
Per proporre nuove strade di convivenza rilanciamo l’evento di oggi all’Università di Trento, dalle ore 14 presso l’aula Kessler della Facoltà di Sociologia. Metteremo a confronto le esperienze e le diverse opinioni di quattro persone esperte.
CHI CI SARÀ:
Gabriele Bertacchini, naturalista e divulgatore ambientale, vive fra Sardegna e Trentino dove realizza progetti e laboratori didattici per le scuole incentrati sul rapporto con la natura e sulla questione ambientale; è autore del libro “L’orso non è invitato”.
Anna Sustersic, giornalista, laureata in scienze ambientali e con un master in comunicazione della scienza, si occupa da anni di divulgazione scientifica e ambientale; è autrice del libro “Sulla via dell’orso, un racconto trentino di uomini e natura”.
Alessandro De Guelmi, medico veterinario in pensione, per oltre cinque anni si è occupato delle catture e della salute degli orsi in Trentino; oggi si dedica a incontri informativi sull’orso e collabora con il quotidiano “il T” a una rubrica finalizzata a migliorare la convivenza con questi animali.
Francesco de Giorgio, biologo, specializzato in cognizione animale e allievo di Danilo Mainardi, è membro del comitato ISAE, la Società internazionale di etologia applicata; promotore di un’etica animale d’avanguardia, con la moglie Josè ha fondato il rifugio “Sparta, riserva dell’Animalità”.
La conferenza “CONVIVENZE SELVATICHE” potrà essere seguita anche in diretta streaming sul sito stopcasteller.it e sulle pagine Facebook di Assemblea Antispecista e Collettiva Scobi, dove sarà possibile anche intervenire con domande e commenti.