– 4 GIORNI ALL’UDIENZA DEL TAR: LA STORIA DI FIONA

By stopcasteller

Fiona è stata l’ultima orsa ad entrare nel mirino di Fugatti quest’anno. Il 9 settembre viene ordinato il suo abbattimento sulla base di un falso attacco contro due cacciatori che l’hanno colta di sorpresa nella sua tana e di un incontro durante il quale, nonostante Fiona fosse con il suo cucciolo, non si è nemmeno lanciata in un falso attacco, ma si è semplicemente allontanata. I ricorsi delle associazioni sono risultati nella sospensione dell’ordinanza di abbattimento, ma allo stesso nella disposizione della sua cattura.

Fugatti per l’ennesima volta ha visto un’ordinanza di abbattimento – ormai l’unico modo di procedere contemplato dalla PAT quando si tratta di orsi – venire sospesa e ha annunciato di voler ricorrere al Consiglio di Stato. “Per noi l’esemplare è estremamente pericoloso e c’è un problema di sicurezza pubblica” ha dichiarato alla stampa.
Se viene definita esemplare pericoloso anche un’orsa che, colta di sorpresa con il suo cucciolo, si è limitata a un falso attacco, ci appare lampante tutta la malafede e l’ideologia di cui sono infarciti i discorsi del Presidente allevatore.

Discorsi che diffondono paura e odio e che legittimano tutti coloro che decidono di farsi giustizia da soli e che pensano che nel bosco come ovunque vengano prima loro e poi tutto ciò che è Altro e che il loro dominio non debba essere messo in discussione. È possibile che, sulla scorta di queste parole, qualcuno si sia sentito legittimato ad assassinare Fiona (anche se ad oggi non ci sono notizie certe sulle cause della morte).

L’orsa, infatti, viene trovata senza vita il 28 settembre e del suo cucciolo non si dice nulla, nè sui giornali, nè sul sito della PAT. Il 2 ottobre compare una notifica riguardo alla probabile autosufficienza del cucciolo di otto mesi che – per fortuna – non si fa avvicinare dall’umano.
Fiona è una dei 7 orsi morti quest’anno, a cui rischiano di aggiungersi Gaia e Johnny se la sentenza del TAR sarà a favore dell’abbattimento. Il suo cucciolo è insieme a Nino, ai cuccioli di Amarena e ai cuccioli di Gaia, un’altra vittima della violenza efferata che sta colpendo gli orsi e i selvatici in Trentino e in tutta Italia.

Davanti al bracconaggio impunito che va diffondendosi, alle politiche violente e irresponsabili che trasversalmente interessano tutte le regioni – si pensi allo sterminio dei mufloni sull’isola del giglio – dobbiamo attivarci, intraprendere azioni radicali e schierarci fermamente dalla parte di tutti i selvatici. dobbiamo lottare per una liberazione animale che sia una liberazione totale e che non lasci indietro nessuna e nessuno.

Vi aspettiamo venerdì 15 dicembre a Trento per aspettare assieme l’esito del tar sulla condanna a morte di jj4 (che difficilmente uscirà giovedì stesso) e per discutere su come proseguire la campagna.

Vi aspettiamo anche e soprattutto per intervenire nel caso in cui il tar dovesse avallare l’abbattimento dell’orsa. non mancate e seguite le pagine di Scobi e Assemblea Antispecista per rimanere aggiornate!

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