24 GIUGNO: GIORNATA DI INFORMAZIONE E PROTESTA IN DIFESA DEGLI ORSI
Il 25 maggio il TAR di Trento ha nuovamente sospeso in via temporanea l’ordinanza di abbattimento di Gaia e Johnny fino al 27 giugno, ma ha sostanzialmente legittimato l’operato della PAT: la cattura dell’orsa Gaia, da mesi rinchiusa (probabilmente sedata) al Casteller e l’ordinanza di cattura dell’orso
Johnny che fortunatamente è ancora libero e in fuga per i boschi trentini. Mentre le grandi associazioni hanno gridato alla vittoria, la vita degli orsi è ancora in pericolo e, al momento, l’unica alternativa concreta alla soppressione sembra essere il trasferimento.
La LAV ha comunicato ieri il nome della sua più recente proposta di trasferimento: il “Libearty
Sanctuary” di Zarnesti, in Romania, la cui adeguatezza rispetto ai criteri richiesti dev’essere verificata tramite la nuova documentazione che arriverà alla PAT, sempre se si degneranno di leggerla… Ricordiamo poi che l’udienza di merito fissata per il 14 dicembre non deve trarre in inganno, in quanto potrebbe avvenire anche a provvedimento di abbattimento già eseguito, solo per entrare nel merito delle responsabilità. Per gli orsi potrebbe essere troppo tardi: il 28 giugno la PAT potrebbe già uccidere Gaia.
La politica trentina, prima responsabile del tracollo del progetto Life Ursus, continua a sproloquiare del trasferimento, non di Gaia, ma di ben 70 orsi: curioso che chi è origine del problema se ne lamenti e si proponga come solutore! Nel frattempo non viene preso nessun provvedimento effettivo, concreto e immediato per salvaguardare una convivenza umano-orso già fragile, messa a rischio da una propaganda politica scellerata che fa leva su disinformazione e paura: solo dopo le proteste di sindaco e residenti, la PAT si è degnata di installare a Caldes due temporanei, piccoli bidoni anti-orso, quelli definitivi potrebbero non arrivare prima del 2028!
In questo contesto desolante, in cui la sicurezza dei cittadini non è una reale preoccupazione della Giunta Fugatti, ma viene solo strumentalizzata per coprire le inadeguatezze di un’amministrazione
dalle politiche assai poco trasparenti e dalla coscienza ecologica assente, non vogliamo farci scoraggiare e pensiamo sia indispensabile continuare a tornare in piazza per sostenere una convivenza diversa e possibile.
Contro la logica del “prima noi”, del bosco concepito come giardino, della caccia al diverso come prassi istituzionale, contro una “ecologia creazionista”, che prima reintroduce una specie e poi la stermina e la ingabbia, noi opponiamo un’ecologia conviviale, dove la vita umana e animale vengano prima degli interessi economici e della poltrona e dove la conoscenza diventi uno strumento di libertà reciproca e non di dominio dell’uomo sulla natura. Per questo saremo nuovamente in piazza il 24 giugno, per un momento di conoscenza e di informazione che vada oltre gli slogan di Fugatti e la strumentalizzazione della tragedia di Caldes
Faremo sentire le nostre voci per chiedere con forza che Gaia sia liberata e ricongiunta ai propri cuccioli, che Papillon sia liberato, che si lavori perché l’orsetto Nino possa crescere libero dalla cattività, che Johnny resti libero. Chiederemo ancora una volta che la gestione degli orsi sia riaffidata a persone esperte che gli orsi li studiano e li rispettano e che Fugatti si dimetta.
Saremo presenti da tutta Italia al fianco dell3 attivist3 dal Trentino, perché gli orsi non riconoscono i confini territoriali a statuto speciale, e nemmeno noi.
APPUNTAMENTO A TRENTO SABATO 24 GIUGNO: nei prossimi giorni comunicheremo i dettagli della mobilitazione!