DAL 13 LUGLIO PRESIDIO AL CASTELLER

By stopcasteller

Giovedì 13 luglio, giorno in cui a Roma il Consiglio di Stato è chiamato a decidere il destino degli orsi Gaia-JJ4 e Johnny-MJ5, saremo al Casteller. Saremo lì quel giorno e, se sarà necessario, i giorni successivi, in attesa di conoscere l’esito dell’udienza. Saremo presenti per dimostrare la nostra determinazione ad opporci alla condanna a morte di due individui scelti come capri espiatori e destinati a pagare con la vita gli esiti nefasti della criminale negligenza di questa amministrazione provinciale.

Quello su cui il Consiglio di Stato è chiamato ad esprimersi è se interrompere la sospensione della condanna a morte emanata mesi fa dal Presidente della PAT Fugatti (e quindi autorizzare le due uccisioni) o se prorogarla fino al 14 dicembre, quando è fissata una nuova udienza di merito presso il TAR di Trento.
Se il tribunale dovesse pronunciarsi per interrompere la sospensione, l’esecuzione di Gaia potrebbe avvenire in qualsiasi momento dal 13 luglio in poi, mentre per quanto riguarda l’orso Johnny questa avverrebbe se e quando le autorità dovessero riuscire a catturarlo (ci stanno provando, inutilmente, da più di 3 mesi). 

In questi ultimi giorni si stanno moltiplicando diverse notizie che paiono indicare come sempre più probabile il trasferimento di Gaia nella struttura individuata da LAV in Romania, sembrano ormai esserci tutte le autorizzazioni necessarie. Ma fino all’emissione della sentenza non ci sono certezze. E non dimentichiamo che Fugatti, ormai diventato una macchietta, non smette di invocare l’uccisione di entrambi gli orsi senza se e senza ma.

Crediamo sia però necessaria una considerazione. È bene chiarirlo: comunque vada, la liberazione dell’orsa Gaia non è una delle opzioni sul piatto. Comunque vada, la fine di quest’orsa sarà misera, che sia nell’immediato, con un colpo di fucile, o più tardi, dopo qualche anno trascorso nella morsa della cattività. Quanto la prigionia a vita, in una condizione del tutto innaturale di convivenza forzata in spazi ristretti con altri orsi e con gli esseri umani che gestiscono e visitano il “Libearty Bear Sanctuary Zarnesti”, sia preferibile alla morte è qualcosa che lasciamo decidere alla coscienza dei singoli individui, perché è un tema su cui crediamo sia difficile avere certezze.

Comunque vada non ci sarà un lieto fine per questa sfortunata orsa, tuttavia non c’è dubbio che se si riuscirà ad ottenere che l’orsa riconosciuta responsabile della morte di una persona venga “graziata” sarà la dimostrazione che, per quanto immaturo e sgangherato, il movimento per la liberazione animale una chance ce l’ha.
Per questo motivo è fondamentale che quando, in un verso o nell’altro, “l’emergenza Gaia” sarà passata e forse Fugatti si sarà finalmente ritirato a vita privata, dovremo avere la capacità di mantenere alta come in tutti questi mesi l’attenzione sugli orsi trentini, continuando ad esercitare pressione per un deciso cambio di marcia in questa convivenza. Perché i cancelli del Casteller non si chiudano mai più alle spalle di nuovi prigionieri.

Giovedì 13 saremo al Casteller dalla mattina, pronte a lanciare l’allarme qualora dovessero arrivare cattive notizie da Roma. In quel caso sarà necessaria una staffetta di attiviste e attivisti per mantenere un presidio permanente in difesa dell’orsa. Vi invitiamo a seguire costantemente gli aggiornamenti o a raggiungerci a Trento già giovedì per aspettare insieme la sentenza.

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